L’attacco del Napoli, il sesto della Serie A con 45 gol, 20 meno dell’Inter e 18 meno dell’Atalanta, è finito molto spesso sotto osservazione soprattutto da quando è arrivata la frenata. Questo lo spunto di riflessione proposto dall’edizione odierna del Corriere dello Sport: “Un solo giocatore in doppia cifra, troppi errori in fase di conclusione, numeri individuali e collettivi meno brillanti delle concorrenti per lo scudetto. In un solo concetto: vivisezionato e certamente criticato per la tendenza a concretizzare molto meno di quanto produca.
Tutto vero. Ma non del tutto sufficiente a spiegare i motivi della flessione di risultati iniziata a febbraio e proseguita fino alla sosta: statistiche alla mano, e prendendo come riferimento i periodi dalla prima alla quindicesima giornata e poi il successivo, pare chiaro che a fare la differenza sia stata la tenuta difensiva”.