I firmware personalizzati migliorano sicurezza, prestazioni e controllo nei dispositivi aziendali, ottimizzando linfrastruttura IT e riducendo i rischi informatici. Chiarimenti e dettagli
Ogni tipologia di azienda ha le sue esigenze interne a diversi livelli. Per quanto riguarda i sistemi operativi e i software, vi è la possibilità di una personalizzazione ad hoc, grazie a firmware su misura che supportano microprocessori, schede elettroniche e chip FPGA, ovvero dispositivi integrati flessibili e modificabili dall’utente.
La flessibilità al servizio dell’azienda
Il linguaggio di programmazione standard consente di avere sistemi operativi già pre-impostati che per molte realtà sono sufficienti. Ma per avere una personalizzazione in tal senso, occorre rivolgersi a professionisti del settore come quelli di VT100.srl, che propongono soluzioni su misura.
Per avere un firmware personalizzato, occorre innanzitutto verificare le esigenze specifiche, quindi procedere con un vero e proprio studio di fattibilità, a verifica che l’operazione possa risolversi nel migliore dei modi. La posa in opera successiva prevede, di norma, una fase di prototipazione che può dare vita a dei test fondamentali. Solo quando i test saranno soddisfacenti, si potrà procedere con la realizzazione vera e propria.
Ma cos’è un firmware?
Facendo un passo indietro, si può dire che il firmware sia una sorte di ponte di collegamento tra le componenti hardware e il software. Questo tipo di software è perciò un concentrato di istruzioni specifiche che fanno funzionare il computer con i suoi diversi programmi.
Campi di applicazione aziendali e competitività
Un firmware personalizzato è utile in molteplici tipologie di azienda:
- Settore medicale.
- Logistica.
- Industriale e di produzione di beni.
- Manifatturiero.
- Energetico.
- Distributori automatici.
In particolar modo, l’innovazione di tale strategia risiede nella possibilità di risultare esclusivi e dunque competitivi a livello produttivo, migliorando le prestazioni lavorative e persino energetiche, con un minor dispendio di elettricità. Le operazioni mirate, infatti, garantiscono rapidità ed efficienza.
Per quanto riguarda i costi, la sostenibilità è indubbia, perché di norma non servono i classici aggiornamenti e gli errori si verificano molto raramente. Spesso, poi, i fornitori stessi forniscono un supporto tecnico costante. Avere la possibilità di utilizzare un proprio firmware, infine, consente alle aziende di restare sempre “sul pezzo” a livello tecnologico, vincendo le sfide quotidiane che lancia l’innovazione.
Caratteristiche del firmware
Il firmware si distingue per consentire differenti operazioni, dalla semplice accensione del dispositivo con relativo caricamento dei sistemi operativi, al funzionamento di software complessi. I “compiti” più semplici riguardano i cosiddetti firmware di basso livello, mentre si arriva al più alto quando le funzioni sono complesse e riguardano programmi specifici.
I firmware di sottosistema sono invece quelli relativi a schede audio o CPU, componenti hardware che necessitano di software dedicati.
La sicurezza dei firmware personalizzati
Il rischio di un attacco hacker o di introduzione di malware è più alto in firmware obsoleti o non aggiornati. Per le aziende, avere un linguaggio firmware personalizzato significa oltretutto non dover temere ospiti indesiderati nei propri device. Server aziendali contenenti dati sensibili e fondamentali possono perciò contare su uno scudo pressoché indistruttibile, in particolar modo dai rootkit.
Si tratta di malware particolarmente intrusivi e difficilmente rilevabili, che possono permettere a terzi di entrare nel software senza che l’utente se ne accorga. Sono quindi in grado di accedere a dati, creare danni interni e addirittura bloccare informazioni e files chiedendo un riscatto.
In un firmware personalizzato e costantemente aggiornato secondo le esigenze, ciò è molto più difficile che accada.
Dove si può inserire un firmware personalizzato?
Tra i dispositivi utili in azienda su cui poter inserire un firmware ad hoc, non vi sono solo i computer, ma anche, ad esempio, le reti wi-fi e i router, indispensabili per una navigazione sicura. Molti sensori utilizzati per la logistica si possono a loro volta avvalere di tale tecnologia laddove occorra leggere etichettature e tracciare il percorso di merci o beni.
Allo stesso modo, si trovano nei sensori di umidità e di temperatura utili per esempio nelle stazioni meteorologiche o nelle aziende farmaceutiche, dove molte componenti devono restare a condizioni controllate. In campo agricolo dei sensori di questo tipo sono imprescindibili per garantire la salute delle piante.
Un firmware personalizzato è inoltre indispensabile nei cosiddetti sistemi embedded, che supportano macchinari molto complessi come:
- Robot industriali.
- Circuiti dell’ABS in ambito automobilistico, oltre a sistemi di navigazione e guida assistita.
- Monitor e altri apparecchi medicali.
- Termostati inseriti in dispositivi diversi dal settore alimentare a quello industriale.
- Sistemi complessi in campo aerospaziale.
Sempre per quanto concerne la sicurezza aziendale, non va trascurata la presenza di firmware nei sistemi di sorveglianza e videosorveglianza, ivi inclusi i sensori di movimento. In questo senso, si possono integrare anche con la domotica e la gestione intelligente della chiusura di porte e reparti.
La sfida delle aziende con l’automazione
I firmware personalizzati sono una delle tante modalità di automazione con le quali le aziende devono affrontare le nuove sfide della digitalizzazione. La possibilità di avere sistemi sempre più aderenti alle proprie esigenze, eliminando i gesti ripetitivi delle risorse umane, ottimizza le tempistiche e riduce la possibilità di errore.
Occorre quindi pianificare tutte le azioni necessarie per risultare competitivi nel proprio ambito e distinguersi grazie a supporti sempre all’avanguardia e in linea con lo spirito aziendale. I software dedicati alle proprie attività sono spesso veri e propri ambienti di lavoro che devono godere di versatilità, ma anche di adeguata protezione: non solo, possono interconnettere più settori lontani tra loro o dipendenti in smartworking.