La sosta per mettersi alle spalle la delusione di Venezia, l’allungo dell’Inter e soprattutto provare a restaurare tatticamente il Napoli delle sette vittorie consecutive. Alla sfida contro il Milan dopo le nazionali – in un Maradona che ha già raggiunto l’ennesimo sold-out dopo pochissime ore di vendita libera dei biglietti – dovrebbe presentarsi dunque un Napoli ancora una volta diverso anche come schieramento tattico.
Si cambia. Di nuovo
Conte è pronto all’ennesimo cambiamento. Ne avrebbe fatto a meno già dopo l’infortunio di Neres – cioè il reale sostituto di Kvaratskhelia – quando si ritrovò anche senza Spinazzola, cioè pure l’elemento adattato al posto del brasiliano (in attesa della crescita di Okafor). Una serie di situazioni che hanno portato ad un 3-5-2 man mano adattato alle caratteristiche della squadra, mostrando poi buoni automatismi con Inter e Fiorentina, costruendo a quattro, trovando più geometrie col doppio play ed allargando McTominay per favorire Raspa-Lukaku. Fino alla gara di Venezia che ha accentuato la problematica realizzativa ed anche poca qualità sugli esterni.
Titolarità a Neres. Ed Okafor ora scalpita
Antonio Conte, come detto dopo la gara di Venezia, sfrutterà la sosta per mettere in condizione (anche tramite amichevoli) chi è reduce da problemi fisici e punterà al recupero completo di David Neres. Il tecnico del Napoli avrà tutto il tempo per valutare, riflettere e decidere, ma è solo questione di tempo per rispolverare il 4-3-3 con una maglia da titolare per il brasiliano, cioè l’uomo di maggiore qualità, estro e fantasia per riaccendere un attacco piuttosto spento. Non è escluso possa agire anche a destra, dove può rientrare e aggiungere anche dei gol e non solo gli assist, lasciando l’out mancino a Spinazzola o ad un Okafor apparso in crescita.