Il Napoli resta a -3 dall’Inter, ma vari stati d’animo accompagnano la squadra di Antonio Conte dopo la trasferta di Bologna ed un 1-1 che ha tantissime chiavi di lettura. Non manca il rammarico, considerando l’ottimo primo tempo con tante occasioni per raddoppiare dopo il gol di Anguissa, una buona uscita difensiva ed un piano tattico che sorprende con la profondità la linea alta di Italiano. Rammarico ovviamente anche per il possibile -1 dall’Inter, assaporato fino all’intervallo. Poi si può parlare persino di preoccupazione di fronte all’ennesimo secondo tempo in cui il Napoli perde progressivamente campo fino a schiacciarsi, quasi sentendosi al sicuro soltanto abbassando il baricentro a protezione del risultato.
Resta tutto aperto
Conte però alla ripresa probabilmente proverà a trasmettere fiducia e serenità ad una squadra che sembra molto pesante di testa soprattutto quando deve gestire i risultati: riavvolgendo il nastro a venerdì – cioè prima del pareggio dell’Inter – tutti in casa Napoli avrebbero firmato per restare a -3 dalla capolista dopo la trasferta di Bologna, l’ultimo grande ostacolo, calendario alla mano, considerando soprattutto che in casa in campionato ha perso una sola partita (in dieci uomini) e che veniva da sette vittorie consecutive compresa la Coppa Italia. Il campionato resta aperto – seppur probabilmente per demeriti dell’Inter in questa giornata – ed il Napoli ora avrà sette squadre della parte destra della classifica per dimostrare di poter restare in scia fino alla fine. L’Inter dopo gli impegni della Champions, ad esempio, farà visita proprio allo stesso Bologna.
Cosa succede nei secondi tempi?
Alla domanda che si fanno tutti ha provato a rispondere in conferenza il vice di Conte (squalificato e quindi in tribuna): “Sicuramente non c’è una ragione sola. Intanto abbiamo affrontato Milan e Bologna che sono squadre forti che hanno giocato la Champions. Qui soffrono tutte le squadre – le parole di Stellini nel post -. Poi dobbiamo crescere di mentalità, la caratteristica principale che ci ha portati dove siamo è il gioco. Giocare come nella ripresa non è nelle nostre corde, quindi dobbiamo continuare a giocare come abbiamo fatto nel primo tempo, la nostra caratteristica è quella”. Ed ancora in un altro passaggio: “Nell’ultimo tempo, forse perché si avvicina il punto delicato del campionato e un errore è difficile da recuperare, questo ci sta pesando. E’ lo scatto in più che dobbiamo fare, continuare a giocare e mantenere l’intensità alta”.