Lukaku al CdS: “Con una frase Conte mi ha cambiato la carriera. In estate volevo solo Napoli, dette bugie su di me”

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Lukaku al CdS: “Con una frase Conte mi ha cambiato la carriera. In estate volevo solo Napoli, dette bugie su di me”

“È un gioco di adattamenti, qui in Italia la preparazione della partita è molto più importante che da altre parti. E questo rende tutto più interessante… Prima di conoscere Conte odiavo farlo»”. Parola di Romelu Lukaku, che in un’intervista esclusiva concessa ai microfoni del Corriere dello Sport, parla di come giocare in Italia per Antonio Conte gli abbia cambiato la carriera.
 
Odiavi fare cosa? 
“Giocare spalle alla porta. Al Chelsea lui fu molto chiaro: “Se non migliori questo aspetto non puoi giocare con me”. Zero alternative. Lo devo ringraziare perché quello che era il mio punto debole si è trasformato in una qualità”. 
 
Giocare in quel modo ti toglie tanti gol. 
“Non credo, la strada giusta per arrivare in porta si trova sempre. Adesso giochiamo con due punte, ma fino a poco tempo fa ero in mezzo da solo. Io cerco sempre di essere dominante, se sono dominante il gol lo faccio e comunque aiuto i compagni negli inserimenti”. 
 
Romelu, le tue ultime estati sono state singolari, assurde: prima sballottato tra il Chelsea, l’Inter, l’Arabia, i progetti della Juve e infine la Roma. E poi tra il Chelsea, di nuovo i sauditi e il Napoli. Ricordo in particolare l’impegno di Giovanni Manna per portarti a Torino da Allegri… 
“La prima volta non ero solo, fuori dal progetto del Chelsea c’erano anche Aubameyang e Ziyech. Ci facevano cambiare nello spogliatoio delle giovanili. Aspettavamo per settimane, rinunciando a numerose opzioni.

L’estate scorsa sapevo che sarei venuto a Napoli”.  
 
Ma la trattativa è stata ugualmente lunga e brodosa. 
“Questo è il business. Il club dice non ti voglio più e decide quando e spesso anche dove finirai. Ma se sei tu a volertene andare, e per ragioni serie, non hai la possibilità di farlo. Ti portano all’ultimo, ti sfiniscono. Le società hanno rapporti con la stampa e ci vuole poco per mettere in difficoltà il giocatore, per far passare l’immagine sbagliata. Credimi, ho visto cose che mai avrei pensato di vedere. Un giorno vorrei chiarire tutti questi aspetti ai più giovani, spiegando chi lavora per loro e chi contro”. 
 
Quando ho chiesto a Conte che tipo è Lukaku mi ha risposto “tre volte top”. Un altro allenatore non è stato altrettanto entusiasta, immagino che avrai capito di chi si tratta. 
“Penso di aver capito”. 
 
È successo qualcosa fra te e Mourinho, a Roma? 
“Assolutamente no. José… José è un vincente, l’ho avuto due volte, prima a Manchester e poi alla Roma. Qualcosa è accaduto tra lui e non so chi e non volevo mettermi in mezzo. Di José non parlerò mai male, alla Roma non aveva una squadra top, ma è andato fino in fondo. Gli auguro sempre il meglio, anche in Turchia sta facendo cose fantastiche”. 

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