
Il mese di marzo si apre con un sabato di proteste: la mattina del primo i movimenti per la casa manifestano contro l’inceneritore di Santa Palomba davanti al dipartimento municipale per la programmazione e l’attuazione urbanistica, a Garbatella; e il pomeriggio diverse migliaia sfilano al Quarticciolo contro il “modello Caivano” per la militarizzazione del quartiere. Lunedì 3 a Fiumicino, di notte e di nascosto, la Royal Caribbean fa costruire un muro di cemento di cinquecento metri per recintare la spiaggia dei Bilancioni, dove è previsto il porto privato. Il 4 mattina un picchetto fa rinviare di un mese lo sfratto a una donna vittima di violenza, con tre figlie, terrorizzata sia dalla possibilità di rimanere per strada, sia dalla scarcerazione del marito. La Sapienza annuncia l’annullamento della presentazione del libro di Yahya Sinwar, capo politico di Hamas ucciso da un drone il 16 ottobre scorso. Giovedì 6 in centro c’è un presidio di solidarietà davanti al liceo Virgilio, in protesta contro i quattordici consigli di disciplina contro studenti accusati di aver occupato la scuola; nel frattempo, un gruppo di studenti del Rossellini che protesta contro una conferenza sulle foibe viene malmenato dalla Celere, anche dentro scuola.
Il 7 viene arrestato un uomo di Vetralla che a ottobre aveva aggredito con un bastone il ministro Rapisarda, nell’androne del suo palazzo a piazza di Spagna. L’8 grande manifestazione transfemminista da piazza Vittorio a Circo Massimo: partecipa quasi mezzo milione di persone. Sempre lo stesso giorno la guardia di finanza di Fiumicino sequestra una rimessa abusiva sul Tevere, dove erano ancorate cinquantaquattro barche e stoccati rifiuti. Il 9 notte qualcuno forza la porta del centro sociale Auro e Marco, attivo da trentatré anni a Spinaceto. Nel pomeriggio, giornata di protesta al Bilancione di Fiumicino, contro la cantierizzazione della spiaggia appena iniziata da Royal Caribbean. Il 10 in Vaticano si celebra il “Giubileo del volontariato”. In risposta il Tar del Lazio conferma, l’11, il foglio di via per una attivista di Extinction Rebellion, colpevole di aver partecipato a una manifestazione pacifica per il clima: la ragazza lavora a Roma, e rischia di perdere il posto. In un liceo di Tarquinia le pressioni di Gioventù Nazionale fanno annullare la presentazione di un romanzo sul neofascismo di Davide Coppo. Il 12 Salvatore Buzzi (tra i protagonisti di “Mafia capitale”) torna in carcere per altri quattro anni; intanto, Zevi, Veloccia e Gualtieri sono a Cannes a promuovere Roma agli investitori riuniti per il congresso immobiliare MIPIM, suscitando “grande entusiasmo”.
Il 13 crolla un pezzo di palazzo Ater al Quarticciolo: i residenti da anni avvisano del pericolo l’ente regionale per le case, troppo impegnato a fare sgomberi e sfratti. Intanto, l’ex prefetto Gabrielli, anche ex capo del Sisde, spiega finalmente che il commissariamento del municipio di Ostia che ha approvato dieci anni fa è stata “una mezza supercazzola”, cioè una scelta azzardata e controproducente presa solo per evitare il commissariamento di Roma. Gli abitanti di Ostia lo sanno, e anche noi lo avevamo spiegato nel 2018. Intanto un ricercatore di Roma Tre subisce intimidazioni sul social network X per il contenuto dei suoi corsi, che alcuni definiscono “putiniani”. Nel pomeriggio il Tar del Lazio accoglie il ricorso dei balneari contro il bando del Comune per rivedere le concessioni delle spiagge di Ostia, che rimangono affidate ai vecchi concessionari. La notte del 14 gli attivisti “Robin Hood” rimuovono i dispositivi anti-bivacco che impediscono di dormire sulle panchine di stazione Termini, inserite con fondi del Giubileo: rivendicano l’azione in un video in cui invocano “il Giubileo dei poveri”. Il 15 arriva la Manifestazione per l’Europa di Repubblica, Pd e Fratelli d’Italia a piazza del Popolo, in supporto al piano di militarizzazione e tagli al welfare dell’Unione Europea. Il Comune finanzia l’evento con duecento settantamila euro di soldi pubblici. In piazza ci sono sì e no trentamila persone, meno gente che al presidio per la Palestina di ottobre, proibito dalla questura (inoltre, sono terribilmente più anziani). In migliaia partecipano intanto alla contromanifestazione di piazza Barberini contro il riarmo e la guerra. Il 16 presidio davanti al Cpr di Ponte Galeria, partecipa anche il Network against Migrant Detention, che il sabato prima aveva promosso un’assemblea generale. Il 17 muore un anziano scivolando sulla sabbia della nuova pista ciclabile di Ostia. Il 18 il “prete antimafia” don Coluccia inscena la solita sfilata contro il degrado a Spinaceto, dove Ater ha lasciato scadere i fondi per il recupero, e dove trenta milioni sono stati usati per una “città del rugby” mai usata. “L’ennesima messa in scena per buttarla in caciara e coprire le responsabilità dei politici di ogni schieramento”, scrivono gli attivisti del centro sociale Auro e Marco, che era stato attaccato la settimana prima (vedi sopra).
Il 20 mattina un grande contingente di polizia accompagna lo sgombero di accampamenti abitativi in via Cilicia. Alcuni abitanti vengono fermati. Lo stesso giorno, la destra contesta il sindaco per aver pagato palco e service della manifestazione del Pd per il riarmo, che il primo cittadino definisce “quanto di più patriottico si possa immaginare”. Nel pomeriggio, un piccolo corteo per la Palestina di un migliaio di persone va dal Pantheon al Parlamento. Il 21 sciopero dei mezzi; il 23 crolla un palazzo alla Gianicolense, forse per una fuga di gas: in un b&b del palazzo c’era un turista scozzese, che ha il 70% del corpo ustionato. Sempre a Monteverde c’è una lunga manifestazione antifascista e antisionista; intanto, a Fiumicino, una grande biciclettata arriva al Bilancione occupato, ormai minacciato di demolizione dal porto della Royal Caribbean. Il 24 è l’anniversario delle Fosse Ardeatine: in questi stessi giorni l’esercito israeliano ha compiuto un massacro ancora più grande della strage nazista. Sempre il 24 muore un uomo a Pomezia, scivolando con lo scooter su una pista ciclabile, e una donna, dopo un intervento di liposuzione all’ospedale Grassi di Ostia. Sempre a Ostia due stabilimenti balneari vanno a fuoco, e il 26 altri quattro ancora, nel giorno in cui il Consiglio di Stato delibera sulla riattivazione del bando. Il 28 arrestano un presunto responsabile degli incendi, che avrebbe agito “per noia”. Intanto, “per gelosia”, a Primavalle, un uomo tenta di accoltellare la compagna che per fortuna si rifugia da una vicina. Manifestazione per la Palestina e per i prigionieri politici palestinesi Anan, Ali e Mansour ad Albano, nonostante pioggia e freddo. Il 29 di nuovo manifestazione per la Palestina da piazza Vittorio ai Fori Imperiali. Partecipano circa duemila persone. Il mese finisce con un maxi incendio nella notte tra il 30 e il 31 in un concessionario Tesla di Torre Angela: bruciano diciassette macchine. La polizia “non esclude nessuna pista”. (stefano portelli)