A gennaio scorso Matias Soulé avrebbe potuto lasciare la Roma e trasferirsi al Bologna, che si era fortemente interessato a lui, ma Claudio Ranieri ha convinto l’esterno offensivo argentino a rimanere all’ombra del Colosseo. A confermare le indiscrezioni di mercato è lo stesso classe 2003, intervistato da Il Romanista: “Sì, c’era il Bologna negli ultimi giorni di mercato. Non stavo giocando tanto, quindi chiesi a Ranieri che cosa dovessi fare, e che ne pensasse al riguardo. Lui mi disse: “Stai tranquillo. Ora le cose non stanno andando bene, ma avrai le tua opportunità”. Poi alla fine del mercato era arrivata un’altra offerta, dal Fulham, ma mi hanno detto di rimanere qua. Io ovviamente non volevo andare via, ma parlare con Ranieri mi ha aiutato”.
C’è stato un momento in cui hai pensato che venire alla Roma fosse stata la scelta sbagliata?
“Io sono arrivato anche per Daniele De Rossi. Lui è andato via dopo solo quattro partite, e lì è stata dura, perché pensavo: “Mi ha portato Daniele, e ora che succederà?”. Ovviamente sono stato male, non ho pensato fosse”.
Dopo la partita d’andata contro l’Athletic hai detto di non aver mai visto nulla di simile…
“È stato bellissimo con tutte quelle bandiere. Alla fine, col gol di Shomurodov, è stato incredibile. Non ho mai esultato così in vita mia, almeno in questi pochi anni. Credo sia davvero simile il tifo argentino e quello di Roma. Lì sono matti, ma qua pure… Tutte le bandiere, lo stadio pieno. In tutte le partite poi: se giocassimo di lunedì a mezzanotte, lo stadio sarebbe sempre pieno”.